volantino_2014-weble acquistiamo noi a 100 euro!

È questo il messaggio del volantino e dell’iniziativa che stiamo ripetendo anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo. L’obiettivo di questo progetto, che il consiglio di amministrazione ha appena approvato anche per la vendemmia 2014, è quello di invitare i piccoli produttori interessati che fanno uva di qualità e hanno vigneti che rientrino nella Docg, a vendere le proprie uve a noi cantina a 100 euro al quintale (+ iva).

Come nasce l’iniziativa

L’iniziativa era nata nel 2012 per rispondere alla questione dei piccoli produttori costretti a svendere il frutto del proprio lavoro agli imbottigliatori perché non riuscivano a collocare sul mercato le proprie uve – danneggiando anche la qualità del proprio lavoro. Perché se si viene sottopagati, si ha poca motivazione a dare il meglio.

Il nostro obiettivo è proprio quello di valorizzare il lavoro fatto con attenzione attraverso un’adeguata retribuzione economica.

Come si partecipa?

Ovviamente per partecipare ci sono delle condizioni. Entro il 30 giugno, infatti, i piccoli produttori devono firmare un accordo con noi e quindi impegnarsi a seguire le indicazioni date dall’agronomo della cantina, Alessandro Fiorini, che serviranno a ottenere uve di qualità all’altezza di quella dei soci della cantina che nel corso di tutto l’anno seguono con attenzione le indicazioni fornite da Alessandro.

Perché ci crediamo così tanto da ripetere il progetto per il terzo anno consecutivo

Semplice! Da sempre, da quando è stata fondata, nel 1972, la nostra Cantina si è assunta la responsabilità, nella sua essenza cooperativa, non solo di produrre vini di qualità ma di rappresentare uno stimolo e un punto di riferimento per le famiglie del territorio, e attraverso loro per l’economia e la società di questa parte della Maremma. L’ha detto anche il nostro presidente, Benedetto Grechi, “valorizzare l’uva per noi significa valorizzare il lavoro dei produttori e quindi anche il territorio, quello stesso territorio in cui vivono e operano anche i nostri soci.” Una remunerazione giusta del lavoro, infatti, ha anche una valenza sociale fondamentale.