lavori in cantinaIn questi giorni i grappoli in vigna sono tutti già ben formati. Queste sono le settimane in cui gli acini crescono, e pian piano iniziano a virare di colore, da verdi che sono. Mentre in vigna si segue passo passo questa crescita, questa maturazione, anche in cantina ci stiamo preparando.

Negli anni passati, infatti, avevamo lanciato un progetto. Si chiamava “Non svendere le tue uve”. Per combattere le difficoltà dei piccoli produttori locali che non facevano parte della nostra cantina e che per recuperare almeno in parte gli sforzi fatti in vigna erano costretti a svendere le loro uve agli imbottigliatori, avevamo proposto di acquistarle noi, quelle uve. A un prezzo di tutto rispetto. Un prezzo da uve di qualità. A un patto: che questi piccoli produttori pur non facendo parte della nostra cooperativa seguissero le regole ferree cui sono sottoposti i nostri soci. Il nostro obiettivo era semplice: offrire un motivo a questi piccoli produttori indipendenti per lavorare bene, valorizzando il loro operato anche economicamente. Perché il lavoro va pagato e valorizzando il lavoro delle persone, si valorizza pure il territorio di cui fanno parte.

il nuovo silos
il nuovo silos

Ma come cooperativa il nostro operato deve ovviamente focalizzarsi sui soci. Per questo dopo anni in cui la base sociale della nostra cooperativa era ferma, abbiamo scelto di estenderla. Da quest’anno abbiamo accettato dei nuovi soci nella nostra cantina, soci che ora contribuiscono con 100 ettari aggiuntivi al vigneto complessivo dei Vignaioli del Morellino di Scansano (con un incremento atteso del 20% della produzione).
Al tempo stesso abbiamo deciso di dare la possibilità ai soci più piccoli che già facevano parte della cooperativa, di estendere pure loro il loro vigneto: a quelli che hanno meno di 3 ettari abbiamo dato la possibilità di aumentare l’estensione del loro vigneto, rendendo più sostenibile la loro produzione. Questo ci permetterà di tenerci sempre sotto i 4 ettari di vigneto per socio – un vigneto piccolo, a garanzia ulteriore della qualità delle uve. Ma, soprattutto, ci permetterà di continuare il nostro ruolo di stimolo e supporto per l’economia locale e per la popolazione di queste zone – un ruolo a cui teniamo particolarmente.

E per poter ricevere in cantina le uve aggiuntive che verranno da questi nuovi 100 ettari, ecco che ci siamo messi all’opera in cantina e proprio in questi giorni stiamo allargando gli spazi dedicati alla ricezione delle uve. In attesa della vendemmia 2016.

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