Alessandro Fiorini controlla le uve arrivate in cantina

La vendemmia 2013 si è appena chiusa per i Vignaioli del Morellino di Scansano. Ora che l’uva è finalmente in cantina possiamo tirare un po’ di conclusioni. In questa intervista abbiamo chiesto ad Alessandro Fiorini, l’agronomo della cantina, che segue nel corso di tutto l’anno i nostri soci-vignaioli e i loro vigneti, di raccontarci quest’annata.
Cominciamo dall’inizio, e cioè dalla primavera, quando la vite ha ripreso il suo ciclo vegetativo.
In Maremma, quella di quest’anno è stata una primavera rallentata, per via della pioggia e delle temperature più contenute. La pianta di conseguenza è partita in ritardo, almeno rispetto agli ultimi anni che erano stati invece precoci.
E l’estate?
È stata una bella stagione, equilibrata, funzionale per la pianta. Al tempo stesso la vite si portava dietro il ritardo della primavera, così anche la vendemmia è partita in ritardo rispetto alle vendemmie anticipate a cui ci eravamo abituati negli anni passati. L’anno passato, per dire, la vendemmia dei bianchi era iniziata il 22 agosto, quest’anno abbiamo cominciato il 4 settembre, e a seguire i rossi, come sempre.
Due settimane di ritardo, quindi…
Sì, ma di fatto era più nella norma del territorio in generale e anche del vitigno Sangiovese, che per noi è il vitigno principe.
Qual è dunque il tuo giudizio complessivo su questa vendemmia?
È stata una stagione che sicuramente ha superato le aspettative. Per quanto riguarda i bianchi, quest’annata fresca è stata ottima – in particolare per il Vermentino. I grappoli sono arrivati a maturazione in ottime condizioni, sia in termini di qualità che di struttura del grappolo. I vini che ne abbiamo ottenuto spiccano per la loro ricchezza di aromi.
Per quanto riguarda i rossi, le selezioni fatte in vigna ci hanno permesso di raggiungere la maturazione ottimale e di ottenere risultati ottimi per il Morellino di Scansano Docg, sia per la qualità dell’uva che è arrivata in cantina, sia per le caratteristiche organolettiche che abbiamo già riscontrato assieme all’enologo della cantina, Paolo Cagiorgna, durante gli assaggi fatti dopo la svinatura.