
La Maremma è bella tutto l’anno. Sarà che è una terra poco urbanizzata, sarà che è un territorio vario, che offre mare, collina e pure montagna, arrivando fino all’Amiata. Così, anche in autunno vale la pena fare una gita nella Maremma grossetana, anche solo per un weekend, per apprezzarne la natura, la cultura, i sapori. Ecco dunque 10 cose da fare in autunno in Maremma:

- Un bagno alle terme di Saturnia – il caldo se n’è andato, i bagni al mare sono un ricordo, ma alle terme di Saturnia ci si può immergere nell’acqua calda (dai 37 ai 45°C) tutto l’anno. È merito del territorio vulcanico del monte Amiata – lo sapevate che è un vulcano estinto, vero? A Saturnia c’è un resort dedicato ma c’è pure una sorgente ad accesso libero chiamata la Cascata del Mulino.
- Birdwatching nei parchi e nelle riserve naturali della Maremma. In questa zona e stagione si possono in particolare vedere gli uccelli migratori, sia quelli che in autunno sono di passaggio, sia quelli che vengono a svernare qui. Tra questi, il colombaccio, il tordo bottaccio, la beccaccia, lo scricciolo, il pettirosso, il fringuello. Ci sono diversi itinerari e modalità per visitare il Parco della Maremma e l’Oasi del WWF della Laguna di Orbetello.
- Una passeggiata a cavallo o in bicicletta – se oltre alla natura vi piace fare attività fisica (magari per poi godervi un bel piatto di tortelli maremmani o di pappardelle senza farvi inutili scrupoli) allora è possibile visitare il Parco della Maremma anche in bicicletta o a cavallo – da noleggiare in loco.
- Le sagre dedicate ai prodotti della stagione -L’autunno è una stagione di prodotti deliziosi, come le castagne e i funghi, una cucina ricca e piena di profumi che ci permette di consolarci dei primi freddi. Così, per celebrare questi prodotti, ogni borgo organizza sagre e feste. Di quelle di ottobre ne abbiamo già fatto un elenco qui, e a breve pubblicheremo anche la lista di novembre.
- Assaggiare la bruschetta con l’olio nuovo – la nostra terra è punteggiata di olivi tanto quanto di vigne. E proprio in queste settimane le olive raggiungono l’invaiatura – il momento in cui l’oliva inizia a cambiare colore, che poi è quello ideale per raccogliere questi frutti. Il tempo di decantare l’olio nuovo e… via! Pronti per assaggiarlo su una bella bruschetta fatta col pane locale.
- Ammirare i colori caldi autunnali della natura… – la tavolozza di colori offerta dalla natura, in autunno è un incanto di rossi, di ori e di gialli. Così, facendo una passeggiata all’aria aperta, ma anche spostandosi da un borgo all’altro, vale la pena fermarsi a fare qualche fotografia e soprattutto godere i colori di questa stagione.
- … ma anche i tramonti rosso fuoco verso il mare! – e se verso sera ancora non ne avete abbastanza, di colori caldi, dalle colline della nostra zona provate a guardare verso il mare: vedrete il sole che si tuffa al tramonto, tingendo il cielo di rosso. E quando il cielo è sereno, e magari tira un po’ di vento, la vista va anche oltre il nostro amato Argentario e l’occhio attento riesce a scorgere l’Elba, e pure la Corsica.
- Un piatto di pappardelle al cinghiale o con i funghi – e se non trovate una sagra che faccia al caso vostro, ogni occasione è buona per visitare una trattoria della zona e provare delle deliziose pappardelle col sugo di cinghiale. Un piatto che con il fresco dell’autunno diventa ancora più appetitoso. Ovviamente in abbinamento al Morellino di Scansano!
- Una gita in cantina – Carducci, non lontano da qui, cantava di ribollir di tini, a San Martino. Per rendere onore a lui ma anche al Morellino di Scansano, perché non organizzare una bella visita in cantina? Certo, i vini della nuova vendemmia non sono ancora pronti – ma vedi il punto 10 – però visitare una cantina in questo periodo, sapendo che il vino si sta preparando al suo esordio, nei prossimi mesi, ha sempre il suo perché.
- Assaggiare il Novello – esce a fine ottobre, ed è il primissimo vino della vendemmia appena chiusa a uscire in commercio. Un vino giovane, fresco e schietto, perfetto da abbinare con le castagne, magari davanti a un caminetto acceso, col sottofondo della legna che scoppietta.
