Il suolo è una delle risorse più importanti che abbiamo. Una risorsa preziosa ma anche delicata. Per questo nel prenderci cura dei vigneti facciamo attenzione a prenderci cura anche del suolo.
Tra le varie scelte fatte, c’è quella dell’inerbimento che ormai riguarda un numero sempre più elevato di vigneti dei nostri soci.
Cos’è l’inerbimento?
L’inerbimento è una tecnica di gestione del suolo che consiste nel lasciare un tappeto erboso di essenze erbacee spontanee e/o seminate tra i filari talvolta sotto i filari del vigneto.
Il tappeto erboso viene gestito e mantenuto efficiente tramite sfalci periodici che, oltre a controllare lo sviluppo delle essenze, hanno il beneficio di apportare sostanza organica e mantenere nel tempo il corpo erboso.
Quali sono i vantaggi?
- Il suolo si compatta di meno: questo vuol dire che al suo interno passano più facilmente ossigeno e acqua .
- Si facilita la formazione di sostanza organica nel terreno – grazie alla presenza di ossigeno e acqua il suolo diventa l’habitat ideale per quei microorganismi che lo rendono vivo e sano.
- Si contiene l’erosione, un problema sempre più importante con il cambiamento climatico che porta lunghi periodi di siccità alternati a piogge importanti.
- Si contiene la vigoria delle piante… così le viti concentrano tutte le loro energie per produrre uve di qualità.
- Il suolo si riscalda di meno con la luce solare. E’ dimostrato che il suolo dove crescono le piante è meno caldo dii quello brullo. Anche questo serve a tutelare la sostanza organica nel terreno.
- Migliora la struttura del terreno riducendo il ristagno idrico. L’acqua è una sostanza essenziale per le viti, ma è importante che non ristagni attorno alle radici.
- Aumenta la biodiversità: le sostanze erbacee tra i filari, che siano spontanee o piantate, con la loro presenza attirano api, farfalle e altri insetti.
- Le piante che crescono tra i filari entrano in competizione con le piante infestanti non desiderate, riducendone l’impatto, così non serve utilizzare altri prodotti per eliminarle.