Schermata 2015-09-22 alle 17.38.22Pochi giorni fa, sul sito in Spaziovino.com si è parlato del nostro Morellino di Scansano Vignabenefizio. All’interno di questo sito in russo, infatti, è in corso il Project DOC 365 in cui per ogni giorno dell’anno presentano un vino. Per ogni vino si presenta prima la zona e la sua storia, e poi il vino. Così abbiamo pensato di tradurlo per voi (sperando di rendere giustizia all’articolo originale). Ecco quanto dicono della nostra cantina.

Quando in Maremma negli anni Ottanta crebbe l’ondata di produttori di qualità, i Vignaioli del Morellino di Scansano furono una delle forze principali. La cooperativa, costituita nel 1972, ha investito molto nella nuova produzione e cura dei vigneti, così come nel cambiare la mentalità dei suoi agricoltori. La reputazione attuale è in gran parte merito del Presidente Benedetto Grechi, attraverso cui la società si sta sviluppando costantemente negli ultimi trent’anni.
Ora i Vignaioli del Morellino di Scansano hanno 470 ettari di vigneti, suddivisi tra 150 membri. I vini Morellino di Scansano sono alla base della gamma. Tra questi, il Vignabenefizio è prodotto da un singolo vigneto. Cresce fino a un’altezza di 150 metri, e il suo terreno è composto da sabbia e limo. L’età media delle viti è di 15 anni, il prodotto è raccolto a fine settembre. Vino composto da Sangiovese, con l’aggiunta di un 5% Cabernet Sauvignon. La fermentazione avviene in tini d’acciaio e la maturazione in barrique nuove e usate per 6 mesi. Seguono 3 mesi in bottiglia.

Colore rosso rubino limpido. Pulito, profumi ben definiti tra cui soprattutto accattivanti toni floreali di viola e rose. Seguono note di ciliegia matura, balsamiche, rinfrescanti, e speziate. Il palato è morbido, il gusto equilibrato e rotondo, dominato da ricordi di frutta matura. I tannini sono vellutati, non pesanti. Il finale è di media lunghezza e si completa con sfumature del cioccolato al latte. Stile facilmente riconoscibile di vino Morellino di Scansano. Servire con pasta e verdure con salsa di pomodoro, e piatti di carne mediamente strutturati. 3,5 stelle

Ed ecco infine come viene presentata la zona del Morellino di Scansano e la sua lunga storia di vocazione alla viticoltura, che va indietro fino ai tempi degli Etruschi.

Morellino di Scansano – una delle zone della Toscana meridionale specializzate nel Sangiovese. Il suo centro è la città di Scansano, in provincia di Grosseto. Morellino è il nome usato localmente per il Sangiovese. La denominazione a origine controllata è valida a partire dalla fine degli anni Settanta, e nel 2006 il suo status è stato cambiato da DOC a DOCG e riguarda la produzione di solo vino rosso.

La coltivazione della vite a Scansano e nelle terre circostanti risale all’antichità. Nel primo millennio a.C., gli Etruschi hanno vissuto qui ed erano viticoltori qualificati. Il loro lavoro è confermato dagli strumenti per i lavori di potatura dei vigneti e per la vendemmia trovati dagli archeologi a Ghiaccio Forte.

I proprietari medievali – feudatari e chiesa – erano ben consapevoli del valore economico e sociale dei vigneti. Un terreno con le viti si distingueva dagli altri terreni agricoli e dovevano sottostare a regolamenti speciali. Ad esempio, negli statuti del Castello di Cotone, di Montorgiali e di Scansano erano prescritte regole severe a tutela dei vigneti: ad esempio se gli animali danneggiavano le vigne, i proprietari del bestiame erano costretti a pagare delle ammende.

I primi rapporti dettagliati sulla produzione di vini locali risalgono agli inizi del XIX secolo. Nel 1813 il sindaco di Scansano, in una lettera al viceprefetto di Grosseto riferì che l’ultima vendemmia aveva prodotto più di mezzo milione di litri di vino, la maggior parte era superiore alla media. In un memorandum del 1847, Luigi Villafranca Giorgini della Società Agricola di Grosseto, riferì che nel giardino botanico di Pisa c’era una vite alta cinque cubiti (2,92 m) e con una circonferenza di 4 cubiti (2,36 m). Fu portata a Villa Castagneta, vicino a Scansano.

Alla fine del XIX secolo, una relazione sullo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria e del commercio in provincia di Grosseto (1884) osservò che i vini di maggiore qualità si producevano a Magliano, Scansano e Pereta. Le loro terre sono incluse nell’attuale zona vinicola. Confermando la tradizione enologica radicata a Scansano, dal 1969 si celebra la festa della vendemmia, chiamata Festa dell’Uva. Si svolgono in una dozzina di cantine medievali, un ulteriore prova della storia vinicola di Scansano.